Si tratta di una tecnica che prevede l’impianto in viso di pigmenti, posizionati negli strati più superficiali dell’epidermide, che rimarranno in maniera duratura nel tempo, ma non definitiva. La graduale scomparsa del pigmento infatti, avviene in seguito al naturale processo di esfoliazione cutanea, che varia sempre e comunque, a seconda del soggetto trattato. Questa tecnica differisce dalla dermo pigmentazione corpo, o tatuaggio classico, perché si utilizzano dermografo e pigmenti specifici per il viso. Il dermografo ha una potenza di battuta minore, rispetto a quello per il corpo, infatti,  il colore deve essere impiantato nei primi strati epidermici e non a livello ipodermico. I pigmenti invece, per legge, devono essere bioassorbili, esclusivamente naturali, testati e certificati. Dunque non va assolutamente impiegato, il pigmento indelebile, ovvero quello che si utilizza nel tatuaggio corpo. 

Dopo l’impianto iniziale, il colore subirà una variazione da scuro nelle prime 5-6 giornate, fino a schiarire quasi completamente nelle successive 10-15 giornate, per poi ricomparire verso la 20-25 giornata, con la necessità di ridefinizione della linea dopo circa 30 giorni. Per non compromettere il lavoro eseguito, si consiglia (per almeno 7 giorni):

1. Di non esporsi al sole o lampade abbronzanti,

2. Di evitare la piscina, palestra, sauna, bagno turco, trattamenti viso ecc...

3. Di trattare frequentemente la parte pigmentata con burro di karitè,

4. Di non rimuovere con sfregamenti le pellicine che si formeranno,

5. Di non usare make-up sulle parti trattate.  

Nel caso di comparsa di herpes labiale (solitamente nel trucco labbra), non spaventatevi, non succede nulla, sarà però vostra cura trattare la parte con burro di karitè ancora più spesso. Possono essere necessarie da 2 a 5 sedute per ottenere un buon risultato su soggetti più refrattari all’assorbimento del pigmento. Infatti, a seconda dell’età, dello stato e del tipo di pelle, il colore può pigmentare in maniera diversa. L’eye-liner richiede un numero maggiore di sedute per evidenziare le linee. Si consiglia una seduta di mantenimento ogni 9-12 mesi per mantenere brillante la zona pigmentata. 

Correggere un lavoro già esistente è un trattamento più complesso rispetto alla normale dermo pigmentazione. Sicuramente serviranno più sedute per ottenere un risultato apprezzabile, non conoscendo le caratteristiche del colore preimpiantato. Si può intervenire direttamente con la dermopigmentazione nei casi di:

Correzione della colorazione: il pigmento impiantato vira al rosso, al verde, al grigio, al blu (sopracciglia) oppure al viola (labbra). 

2. Correzione della forma: lavori asimmetrici, forme non consone alla morfologia del viso oppure linee troppo nette ed evidenti. 

Nei casi di colorazione troppo scura o forma non correggibile, si consiglia sempre di fare qualche seduta di rimozione tatuaggio, così da depigmentare l’area, per poi intervenire con la dermopigmentazione correttiva in un secondo momento.

Nel trattamento di dermo pigmantazione, ottenere quell’effetto naturale, che la maggior parte della clientela ricerca, dipende esclusivamente dalla professionalità dell’operatore. La realizzazione di un progetto verosimile, che non stravolga le linee ed i volumi del viso e la scelta accurata del colore da utilizzare, fatta in base alla tipologia di pelle e all’incarnato, sono le discriminanti principali, che determinano la naturalezza del risultato.